Il golf è uno sport nel quale un giocatore deve far entrare una pallina in una buca scavata nel terreno, in un’area chiamata “green”, colpendola con differenti tipi di bastoni, nel rispetto delle Regole del Golf, partendo da un punto prestabilito ed impiegando il minor numero di colpi possibile.
Storia
L'origine del gioco è un argomento estremamente controverso. Si ritiene comunemente che il golf sia originario della Scozia da dove si è poi diffuso nelle isole britanniche e di lì nel resto del mondo, tuttavia alcuni appassionati e storici citano l'esistenza di documenti scritti, ordinanze e decreti emessi per proteggere il pubblico dai giocatori, la cui evidenza appare incontrovertibile. Steven van Hengel, storico olandese, testimonia la pratica di un gioco chiamato "golf" in Olanda già dal 1297. L'opinione diffusa che il nome derivi dall'acronimo "Gentlemen Only Ladies Forbidden" è priva di fondamento. L'origine della parola va piuttosto ricercata, seguendo un approccio etimologico negli idiomi scozzesi ed olandesi medievali, nella parola "kolve" che significava mazza.
È difficile in ogni caso dirimere la "diatriba" che si protrae da secoli, quel che è certo è che il gioco praticato dagli Olandesi risulta ben documentato sia da editti cittadini, che concedevano terreni per percorsi di "colf", sia da sentenze di tribunali che punirono con ammende i golfisti ante litteram che causarono danni e disturbarono la quiete arrivando a giocare entro le mura delle città.
Vi è da dire tuttavia che, sul finire del XIII secolo, l'alfabetizzazione non era diffusa in Europa ed in particolare in Scozia. Questo potrebbe spiegare l'assenza di documenti scritti in quanto è possibile che nessuno ritenesse necessario trascrivere riferimenti ad un passatempo praticato da pochi. La polemica su chi ha inventato il golf è esistita ed esisterà sempre. Alcuni accusano gli Scozzesi di aver falsato deliberatamente a proprio favore, per ragioni di patriottismo, l'origine di questo sport.
Old Tom Morris
Illustri storici affermarono che il golf fu inventato dopo la fondazione dell'Università di Saint Andrews, nel 1413, ma a supporto di tale affermazione non portarono alcuna prova mentre esistono prove che a quel tempo il golf era praticato in Scozia da più di un secolo. Insomma quel che di certo si può documentare è che nel XIV secolo i traffici commerciali tra l'Olanda e la costa orientale della Scozia erano diffusissimi e fiorenti, quindi qualora un gioco un po' stravagante avesse preso piede in Scozia come in Olanda, la notizia avrebbe impiegato assai poco tempo a diffondersi in ambo le direzioni attraverso il Mare del Nord. Altro fatto certo fu l'importazione in Scozia di palline provenienti dall'Olanda ed il traffico in senso contrario di cleek scozzesi. In conclusione si può affermare che ci sono alte probabilità che il golf abbia avuto origine in Olanda. È inoltre documentato che quando il golf si diffuse in Scozia il gioco in Olanda non era più praticato. Le prime regole del golf furono codificate dai responsabili della Honourable Company of Edinburgh Golfers.
Il primo esempio di golf in Italia lo abbiamo con il Florence Golf Club fondato a Firenze dalla sua forte comunità inglese nel 1889.
Regole
Il golf è uno sport disciplinato con numerose regole, apparentemente complicate: dovendo prevedere varie situazioni di gioco (su cui influiscono morfologia dei campi, situazioni ambientali, vantaggi assegnati ai giocatori, i cosiddetti "handicap", materiali a disposizione, tipi di competizione) le regole del golf sono aggiornate e pubblicate con cadenza quadriennale a cura di enti preposti ("Governing Body"): per l'Europa è il Royal & Ancient Golf Club of St. Andrews (R&A), in Scozia; per l'area americana la United States Golf Association (USGA).
L'importanza di conoscere le regole per un giocatore di golf è massima: si tratta probabilmente dell'unico sport in cui ognuno è arbitro di sé stesso, e quindi onestà e rispetto devono far parte del bagaglio di ogni golfista. Inoltre, esistono procedure da seguire per non incorrere in penalità o semplicemente per sfruttare a proprio favore determinate situazioni. Ecco perché è richiesto un esame delle regole, da sostenere presso uno dei circoli riconosciuti dalla Federazione.
E non mancano regole destinate a scoraggiare il gioco lento, che anzi si vanno man mano inasprendo con l'aumentare dei praticanti: ad esempio giocare una palla "provvisoria" quando è probabile che si sia persa la propria, onde evitare di perdere tempo nella ricerca.
Principalmente si distinguono due tipi di gioco. Nel gioco "a buche" si assegna un punto al giocatore che conclude la buca nel minor numero di colpi (tenuto conto dell'handicap, delle penalità e degli abbuoni) e il vincitore è colui che al termine del percorso ha vinto più buche. Nel gioco "a colpi" il vincitore è il concorrente che ha percorso l'intero campo nel minor numero di colpi (sempre tenendo conto dell'handicap, delle penalità e degli abbuoni).
Il regolamento disciplina inoltre in modo abbastanza rigoroso gli attrezzi utilizzati dai giocatori: se da una parte le nuove tecnologie permettono di realizzare bastoni e palle sempre più efficienti e sofisticate, dall'altra le regole imposte si fanno sempre più restrittive, ma sempre nello spirito di gareggiare in modo fair.
Ma non è stato sempre così, anzi è molto probabile che i golfisti per almeno 300 anni abbiano giocato praticamente senza regole scritte tanto semplice era il "loro" gioco che si distingueva da altri giochi di "mazze/bastoni e palle" solo per il fatto che si dovesse concludere con la palla infilata dentro una buca. L'introduzione delle regole scritte portò un minimo di ordine ma di certo tali regole furono mutuate da altre tra cui con ogni probabilità vi furono quelle di un gioco francese detto jeu de mail.
Regole di base
Sulla copertina delle Regole del golf viene citato il principio più importante dello sport, che sarebbe:
“Gioca la palla come la trovi. Gioca il campo così come è. Se nessuna delle due cose è possibile, fai quello che è giusto. Ma per fare il giusto devi conoscere le Regole del Golf”
All'inizio di ogni buca la palla va colpita nel punto di partenza prestabilito. Quando si gioca in gruppo, si dice che il giocatore avente il diritto di partire per primo (quello con l'handicap più basso o perché indicato dal comitato oppure per sorteggio) abbia l'onore. In ogni buca successiva, ha l'onore colui che conclude la buca precedente con il punteggio minore; in caso di parità, si mantiene l'ordine dell'ultima buca giocata. Per ogni colpo successivo, la palla dovrebbe essere colpita nel punto in cui si è fermata, fino a quando finisce in buca. In diversi casi previsti dalle Regole, essa può essere però spostata prima di effettuare un colpo: questo può avvenire senza penalità o viceversa con uno o due colpi di penalità. Spostare una palla significa dropparla in un punto che permette di continuare il gioco senza problemi. Non si può colpire la palla mentre è ancora in movimento per il colpo precedente. Solo per il primo colpo di ogni buca è consentito usare un supporto chiamato tee, che serve a sollevare lievemente la palla da terra (per estensione il termine tee indica anche il punto di partenza della buca).
Se la palla esce dai confini del campo (fuori limite), oppure se essa non viene ritrovata entro il tempo stabilito dal regolamento (cinque minuti), possibilmente perché nascosta nell'erba alta, quindi dichiarata persa, il giocatore viene penalizzato di un colpo e riprende il gioco con una nuova palla dal punto in cui aveva tirato precedentemente. Se la palla finisce in acqua, più precisamente in quello che viene definito ostacolo d'acqua, si agisce in base a regole più complesse che prevedono, in alternativa al giocare la palla dov'è con pesanti restrizioni al comportamento, la penalità di un colpo permettendo al giocatore di droppare una nuova palla in diversi punti del campo.
Etichetta
Il gioco del golf prevede anche un comportamento rispettoso degli altri giocatori durante il corso dell'intera partita, in accordo con alcune regole di etichetta illustrate insieme alle regole sportive. Una grave infrazione dell'etichetta può comportare addirittura la squalifica, a discrezione del comitato. Queste regole comprendono ad esempio il massimo silenzio ogni volta che qualunque giocatore si accinga ad effettuare il tiro, durante il quale i compagni di gioco dovrebbero restare fuori dal campo visivo di chi tira. Altre norme includono per esempio l'attenzione a non proiettare ombre sulla linea di tiro di un giocatore sul putting green, riparare i danni fatti al campo (come zolle alzate o buchi formati dall'atterraggio della palla sul green) e cercare di non mettere alcuna pressione sui giocatori che precedono evitando di tirare quand'essi sono ancora all'interno della propria portata di tiro.
Il campo
Il golf è uno dei pochi sport a non avere un campo di gioco fisso e regolamentato: ogni terreno nel mondo è diverso nelle sue caratteristiche anche se alcuni elementi si trovano ovunque. Un campo da golf comprende generalmente 18 buche (ma esistono anche campi con 3, 6,9 o addirittura 27 buche), ciascuna con il suo punto di partenza posto ad una distanza che varia, in genere, tra 100 e 550 metri circa dalla buca. Dal punto di partenza alla buca corre una striscia di prato rasato (fairway = dall'inglese "la via buona") fiancheggiata ai lati da fasce di erba più alta, anche non tagliata, (rough = dall'inglese "cattivo", "ruvido" o anche "non buono"), inoltre vi possono essere ostacoli di vario tipo per rendere più difficile raggiungere la buca: alberi, fosse riempite di sabbia (bunkers), stagni o laghetti. La buca è contrassegnata da una bandierina, per essere facilmente individuabile da lontano, e circondata da una zona più o meno ampia di prato particolarmente liscio e curato con erba tagliata molto bassa (green).
Ogni buca ha un "numero di colpi previsto" chiamato par. Questo numero dipende dalla lunghezza della buca (vale a dire la distanza dal punto di partenza alla buca) e va generalmente da 3 a 5. Quindi a seconda del suo valore si parla di buche "par 3", "par 4" o "par 5". La somma del par delle diverse buche dà il par del campo: per un percorso di 18 buche esso va normalmente da 69 a 73, ma i più diffusi sono i "par" 72.
La Buca par 3: è una buca relativamente corta (dai 90 ai 210 metri circa) dove il golfista in teoria dovrebbe raggiungere il green con un colpo solo (green in regulation) per poi far entrare la pallina in buca con due "putt".
La Buca par 4: è una buca di lunghezza media (dai 210 ai 420 metri circa) dove il golfista solitamente col primo colpo non riesce ad arrivare al green in quanto questo è troppo lontano dalla portata massima di tiro (che è in media sui 200 metri, mentre i professionisti passano spesso i 250/270 metri), allora la pallina nel primo colpo deve solo cercare di avvicinarsi il più possibile alla buca finendo possibilmente in fairway per un secondo colpo più facile dove si può arrivare al green se si ha coperto una buona distanza. Alcuni giocatori molto potenti possono anche arrivare con un colpo solo al green nei par 4 più corti anche se questo è raro.
La Buca par 5: è una buca relativamente lunga (dai 420 fino a 550 metri circa) dove il green è fuori portata sia al primo colpo che al secondo, quindi per il primo colpo bisogna limitarsi a mirare al fairway e coprire più distanza possibile e questo vale anche per il secondo colpo, che, se tirato relativamente lontano insieme al primo, nei par 5 più corti può arrivare addirittura in green, benché per questo tipo di buca siano previsti tre colpi per raggiungere il terreno che circonda la buca.
Si dice che la buca è stata percorsa in par quando il giocatore impiega esattamente il numero di colpi previsto. Quando invece impiega dei colpi in più o in meno si usano i seguenti termini:
tre colpi in meno (ad esempio 2 colpi per una buca par 5): albatross oppure double eagle
due colpi in meno (ad esempio 3 colpi per una buca par 5): eagle (dall'inglese = "aquila")
un colpo in meno: birdie (dall'inglese = "uccellino")
0 colpi in più o in meno: par
un colpo in più: bogey
due colpi in più: double bogey
tre colpi in più: triple bogey
quattro colpi in più: 4 over par
eccetera.
I tornei dei professionisti si svolgono di solito sulla distanza di quattro giri del campo da 18 buche, ossia 72 buche complessive e solitamente dopo 2 "giri" avviene l'eliminazione di una parte dei concorrenti. I giocatori vengono suddivisi in gruppi di due o tre che eseguono i loro colpi a turno, alternando alla partenza il giocatore che ha fatto il miglior risultato nella buca precedente; i gruppi iniziano il percorso uno dopo l'altro separati da alcuni minuti per permettere alla partenza successiva di non farli raggiungere con il loro primo colpo. La classifica viene compilata indicando sia il numero dei colpi totali che quelli sotto il par (numeri negativi, esempio ("par 72"): 71 e -1, 70 e -2 e 69 e -3) o sopra (numeri positivi, esempio ("par 72"): 73 e +1, 74 e +2, 75 e +3). Vince, ovviamente, chi totalizza il punteggio più basso (numeri negativi); in caso di parità si disputano una o più buche di spareggio ad oltranza applicando la regola della "morte improvvisa" (in inglese = "sudden death"). Sia per i professionisti che per i dilettanti esistono comunque numerose tipologie di gare differenti.
I bastoni
Il bastone da golf ha forma simile a una "L" e si compone di una sottile canna di lunghezza variabile intorno al un metro (il segmento lungo della L), che viene impugnata in cima con entrambe le mani, e di una testa larga alcuni centimetri (il segmento corto), che è la parte che colpisce la palla. In particolare, secondo le regole, la testa è l'unica parte del bastone con cui si possa colpire la palla.
I bastoni differiscono tra loro per lunghezza, inclinazione della testa, o, meglio, della faccia destinata a colpire la palla, rispetto al piano verticale e si possono si possono catalogare sotto tre categorie: i legni, i ferri, i putter.
I legni, il cui nome deriva dal materiale in cui erano tipicamente costruiti in passato, sono i bastoni più lunghi e con la faccia meno inclinata: servono a coprire le distanze maggiori, a scapito della precisione; tra di loro si distinguono per lunghezza, dimensione della testa e inclinazione della faccia.
I ferri, di lunghezza decrescente e inclinazione della faccia crescente: i ferri più lunghi con faccia meno inclinata permettono distanze maggiori, mentre i ferri più corti garantiscono maggior precisione; il sand wedge è un ferro particolare adatto ad essere utlizzato sulla sabbia soffice: la sua conformazione ne limita l'affondamento sotto la sabbia.
Il putter è il bastone che viene utilizzato sul green per far rotolare la palla verso la buca.
In genere i legni e i ferri sono identificati da numeri crescenti, oppure dall'angolo della faccia.
La scelta di quale bastone utilizzare dipende dalla distanza che si intende coprire con la palla e dalla precisione che si richiede. Ogni giocatore sa, o dovrebbe sapere, quale distanza è in grado di coprire con i bastoni che utilizza: indicativamente un giocatore maschio medio copre 200-220 metri con il legno più lungo, detto driver, e distanze decrescenti con gli altri bastoni (140-150 m con il ferro 5, 100-110 m con il ferro 9, 70 m con il sand wedge e distanze inferiori con ferri più corti).
Tutti i bastoni devono essere omologati dal governing body, pena la loro inutilizzabilità. In un giro convenzionale il giocatore può portare un massimo di quattordici bastoni.
Pericolosità del gioco
Nonostante a prima vista questo sport possa sembrare totalmente innocuo, poiché non prevede alcun tipo di contatto fisico, presenta in realtà diversi aspetti di pericolosità. Sono infatti avvenute molte morti sui campi da golf per via dei fulmini; la notevole quantità di oggetti metallici portati con sé dal giocatore ed il fatto che spesso i campi siano costituiti da grandi pianure d'erba sulle quali i golfisti svettano in altezza contribuiscono a questi avvenimenti. Per questo motivo le Regole impongono al comitato di fermare il gioco in caso di pericolo, tramite l'uso di sirene udibili sul campo; il singolo giocatore è anche autorizzato a sospendere il suo gioco se egli crede vi sia pericolo, senza incorrere in alcuna penalità.
Inoltre, le palle da golf tirate a notevole velocità possono ferire gravemente altre persone presenti su o vicino al campo; le Regole prevedono che in caso una palla assuma una traiettoria potenzialmente pericolosa il golfista che ha tirato debba urlare “fore” per avvertire gli altri. Infine, anche incidenti con le golf car, che raggiungono velocità considerevoli rispetto alle pendenze presenti sui campi, avvengono abbastanza frequentemente se non si pone la giusta attenzione.
Competizioni
Golf professionistico
Sebbene la maggior parte dei professionisti si limiti a dare lezioni presso i club locali e a gareggiare in eventi circoscritti, ci sono grandi professionisti che competono internazionalmente in vari tour. Questi sono organizzati da varie federazioni note con il nome di PGA (Professional golfers association), fra le quali quella americana che organizza il PGA Tour. I tornei più prestigiosi sono per tradizione i quattro Major che si svolgono a cadenza annuale.
Golf dilettantistico
Il golf si distingue da altri sport anche per quanto riguarda la competizione a livello dilettantistico. Infatti, chiunque sia abilitato all'uso del campo (in genere i giocatori che possiedono un'handicap), può iscriversi a gare aperte solo ai dilettanti ed organizzate dai vari club sui propri campi da gioco. Queste competizioni sono ormai molto sviluppate ed hanno cadenza anche giornaliera: più spesso però vengono organizzate di sabato e domenica. Tramite queste gare si ha l'occasione di giocare dovendo seguire le stesse regole che governano i grandi tornei dei professionisti, nonché la possibilità di vincere vari premi o abbassare il proprio livello di handicap, divenendo così ufficialmente giocatori più bravi. All'interno dei singoli club non mancano poi campionati sociali. Esistono anche veri e propri tornei per dilettanti, itineranti in vari campi a livello nazionale o internazionale, alla fine dei quali spesso è previsto un premio relativamente prestigioso.
fonte: wikipedia.org